Curiosità e Cenni Storici
Le prime testimonianze di attività di panificazione risalgono addirittura all’Antico Egitto, attorno al 3500 a.c., dove già esisteva il mestiere di fornaio, numerose pitture parietali raffigurano infatti la cottura del pane e la raccolta del grano.
Gli egiziani non sono comunque l’unico popolo antico dedito alla panificazione: nell'antica Grecia il culto della dea Demetra sottolinea l'importanza del raccolto, in qualità di divinità del grano e dell'agricoltura. Moltissimi erano i tipi di pane, diversi i loro nomi, le loro forme, a seconda dei loro cereali e della loro destinazione. In più si deve proprio ai Greci l'introduzione dei primi forni pubblici e delle associazioni di panificatori con determinate regole di lavoro.
Successivamente, in seguito alla conquista da parte dei Romani della Grecia, la professione dei fornai si diffuse anche a Roma. Ed è qui che viene introdotto l’utilizzo del mulino ad acqua per macinare il grano (prima il funzionamento era manuale).
Nel Medioevo il procedimento di panificazione diviene più elaborato, e si prediligono l'abburattamento, fase in cui crusca e farina venivano separate con uno strumento detto buratto, la lievitazione e l'asciugatura.
Nel Rinascimento i fornai delle corporazioni, associazioni che limitavano i privilegi dei lavoratori, venivano sorvegliati sempre più. Le estreme condizioni della crisi seicentesca condussero a carestie dilaganti, all'aumento dei prezzi dei cereali e del pane e ad assalti ai forni, come ad esempio quello milanese del 1628 descritto da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi; la crisi condusse durante il 1570 ad una "politica del pane" che impose ulteriori limitazioni ai panettieri, come l'utilizzo di un determinato quantitativo d'acqua.
Durante il XVII e il XVIII sec. si diffuse la fermentazione del pane e l'utilizzo del lievito di birra. La svolta nel settore della panificazione avvenne nel XVIII sec. con la creazione delle impastatrici meccaniche e dei forni non più a legna ma elettrici; ma non solo: nella prima metà del XIX secolo la commercializzazione dei lieviti chimici avviò la panificazione verso la produzione industriale di massa.
L’importanza del pane non solo come alimento ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale e simbolico è testimoniata anche dalle numerose citazioni presenti nel corso dei secoli, a partire dalla cultura Cristiana dove il pane è accomunato proprio al corpo di Cristo ed è presente in diversi episodi della Bibbia (ultima cena, moltiplicazione del pane e dei pesci…).
Ai tempi dell’Antica Roma era diffusa l’espressione Panem et Circenses a voler significare che il benvolere del popolo era dato da cibo e ricchezza (simboleggiati dal pane) e dai giochi e dagli svaghi (allora rappresentati dalle battaglie dei gladiatori).
In tempi più recenti la leggenda vuole che il pane, o meglio la mancanza di esso, sia stata all’origine di diverse rivoluzioni che porteranno poi a cambiamenti epocali, come ad esempio la Rivoluzione Francese.
I più anziani infine ricorderanno poi gli spiacevoli episodi durante i periodi bellici, nei quali l’acquisto del pane (e di altri beni di primissima necessità) era limitato e regolamentato dal possesso delle tristemente famose “tessere”.
Fonte: wikipedia
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